LA DENTIERA E IL CAMPIONE

 

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LA DENTIERA, IL CAVALLO E IL CAMPIONE

Diventa campione, grazie al cavallo comprato con i soldi della dentiera della nonna 

La nonna investe i soldi destinati alla sua dentiera per comprare il cavallo al giovane nipote di Montegalda (Vi), Matteo Maggiolo, 13 anni, con il quale poi vincerà il titolo europeo di Barrel Rancing Junior. La soddisfazione in casa Maggiolo è alle stelle, le stesse rappresentate nella bandiera europea che coronano la targa premio che Matteo ha vinto nel novembre scorso, che oggi fa bella mostra sull’uscio di casa. Parliamo di un ragazzino finito in sella quasi per caso, ma in giovane età: aveva sei anni, quando è salito in groppa di un pony. A mettercelo fu proprio la nonna Anna, che sul giovanissimo fantino vigila come una buona stella, restando la sua maggiore fan.  «Avevamo provato di tutto –racconta la nonna-, ma nessuno sport sembrava interessare a mio nipote. Così un giorno, passando davanti a un maneggio, pensai come ultima soluzione di farlo salire su un cavallo. Un cavallino proporzionato alla sua altezza, e da lì è iniziata una storia che non avrei mai immaginato!». Storia che in poco più di un anno è già quella di un campione. Fortunato fu anche l’incontro con l’istruttore e campione di Barrel Rancing, Stefano Pregnolato, che intuì subito le potenzialità del ragazzino, tanto che qualche mese dopo si stava già allenando attorno ai fusti, in previsione delle gare future che poi l’avrebbero portato a conquistare il podio europeo.  «Non è mica facile abituarsi a certi titoli» risponde il ragazzino-campione con loquacità.

Targhe e fibbie delle già tante sue tante vittorie, sono tutte allineate come trofei, anche se l’orgoglio più tangibile é visibile nei volti di nonna Anna, papà Stefano e mamma Erica, cui non si sottrae neppure il fratellino Luca di 9 anni, che precisa subito: «Non voglio però diventare un campione come mio fratello!». “Passione” che papà Stefano che nella vita fa il metalmeccanico, precisa: «In famiglia ne basta uno che salga in sella, visti i costi!». «Matteo aveva mostrato fin dall’età di sei anni, grande empatia con i cavalli –aggiunge mamma Erica-, che si trattasse dei primi pony o grandi cavalli come Galant il primo o Sharper Lena Bess, con cui ha vinto il campionato europeo». Dopo le prime inevitabili sconfitte iniziali sul campo di gara, sono cominciate a piovere le prime vittorie. Il primo a gongolare è papà Stefano che a stento trattiene l’entusiasmo per il figlio, sostenendolo anche nei momenti difficili come quel giorno del 2020, quando durante una gara il suo cavallo Galant si è azzoppato in gara: «Sappiamo che fine fanno i cavalli zoppi?» precisa lui.

Matteo aveva il dolore di aver perso il suo cavallo, e la quasi certezza di aver finito una carriera appena iniziata: «Lo vidi piangere spesso –ricorda nonna Anna-, e sappiamo cosa significa vedere soffrire il proprio nipote. Così sapendo di aver messo da parte un gruzzoletto utile per la mia nuova dentiera, ne parlai con mio marito Enrico. L’idea era quella di acquistare noi un nuovo cavallo da regalare a Matteo, ma le finanze non ce lo permettevano». Nel frattempo la sorte di Galant, subiva un’ulteriore inaspettata svolta: il proprietario di Chioggia del cavallo che il ragazzo montava, impietositosi dall’attaccamento tra i due, decise di regalargli l’animale trasformandolo in un cavallo in pensione a lieto fine. Così oggi Galant nitrisce e galoppa libero in un ampio recinto in piena campagna costruito appositamente a pochi metri dalla casa dei Maggiolo, continuando però a  rifiutare chiunque tenti di salirgli in groppa, che non sia Matteo.

La carriera del giovane campione prosegue oggi  in sella alla nuova cavalla regalatagli dai nonni, Sharper Lena Bess dove si allena: «Per noi è stato un sacrificio da pensionati –racconta nonna Anna,commossa-, ma si è trattato della cosa più bella che potessimo fare!». I risultati che sono seguiti, confermano l’utilità di quel gesto, dimostrandosi un investimento affettivo e sportivo, che ha permesso di far diventare Matteo campione europeo, in poco più di un anno. Dalla sua piccola Montegalda all’Europa in sella a un cavallo, per il giovane fantino ha il valore anche dell’affetto e stima dei suoi compagni e professori che all’indomani della sua vittoria, l’hanno accolto in classe con un grande cartello con scritto:”Grande Matteo!”.

Ma qui sanno che del giovane fantino ne parleremo ancora in futuro, visto che lui ha altri sogni in sella a quel “caval donato”, regalatogli della lungimirante nonna Anna, “campionessa” di affettività.

 

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